Cos’è il Mastering? A cosa serve? Come eseguirlo?

Cos’è il Mastering? A cosa serve? Come eseguirlo?

Chi si avvicina al mondo della musica un giorno o l’altro si chiederà cos’è il mastering? A cosa serve? Come eseguirlo? Il mastering è l’ultima fase del processo di post-produzione audio. Lo scopo del mastering è bilanciare tutti gli elementi sonori di un missaggio, correggerne eventuali carenze e ottimizzarne la resa in tutti i formati (CD, Vinile, Mp3, streaming, etc.) e per tutti i sistemi di riproduzione disponibili (hi-fi, smartphone, autoradio, TV, etc.).

Solitamente in fase di mastering si compiono operazioni di equalizzazione, compressione, limiting ed enfatizzazione dell’immagine stereofonica. Dopo il mastering, un prodotto audio dovrebbe suonare uniforme, completo, bilanciato, professionale.

Un missaggio dinamico, con un headroom ampio, condurrà più facilmente ad un ottimo mastering. Missaggi troppo compressi non danno possibilità al mastering di effettuare al meglio il proprio compito. Un ottimo trucco in fase di missaggio è di controllare che il livello del master fader non superi i -6dB di picco.

Regola fondamentale è evitare assolutamente che il master vada in clip. Applicare un limiter dopo aver superato la soglia di 0dB non risolverà il problema, peggiorerà solo le cose.

Come scegliere i plugin per il Mastering?

Come per il missaggio, ci sono tonnellate di plugin che offrono ampie possibilità di intervento in fase di mastering. Essendo questa la parte finale del lavoro, è consuetudine avvalersi di plugin ritenuti di maggior qualità.

Molte software-house producono dei pacchetti appositi per il mastering in digitale, che comprendono plugin di equalizzazione, compressione, stereo enhancement e limiting. In molti casi sono presenti delle “utility” di metering e analisi delle frequenze, che ci consentono di visualizzare graficamente le modifiche apportate.

Una regola molto valida è di non far eseguire ad un solo plugin tutto il lavoro, soprattutto in fase di compressione. Creare una “catena” di mastering in cui ogni plugin si fa carico di una piccola parte del lavoro, porta più facilmente a dei risultati ottimali.

Mastering online: pro e contro

Da molti anni sono disponibili in rete numerosi servizi di mastering online. Alcuni più blasonati (Abbey Road, Sterling Sound, etc.) e costosi, altri decisamente più accessibili ma ugualmente validi.

Il vantaggio dei servizi di mastering online è che sono veloci e raggiungibili da qualsiasi parte del mondo. Lo svantaggio è cha a volte, nel caso di servizi economici, il missaggio viene processato in maniera “automatica”, senza alcuna considerazione in merito al genere, al contenuto o alle esigenze commerciali del brano in questione. Per questo motivo sarebbero assolutamente da evitare quei servizi di mastering che promettono miracoli al costo di pochi euro!

Mastering analogico e mastering digitale?

Altra domanda esistenziale per chi cerca un Mastering: analogico o digitale? Un moderno processo di mastering professionale si avvale sempre (o quasi) di una catena di trattamento del segnale audio che preveda un passaggio analogico da affiancare al processo digitale.

Inutile dire che le apparecchiature analogiche dedicate al mastering devono essere di assoluta qualità e richiedono l’utilizzo di mani e orecchie esperte, nonché di una costante attenzione alla taratura e al cablaggio.

La spesa elevata per l’acquisto e la manutenzione di queste apparecchiature spiega e giustifica il costo di un servizio solo apparentemente facile e veloce, dal quale però dipende la resa e la fruizione finale di un’intera produzione audio. Anche in questo caso, dunque, se si vuole avere una buona qualità è necessario fare attenzione alle “offertissime”.

2017-07-17T15:37:18+00:00

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